Nuova Riveduta:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque avrete attraversato il Giordano, innalzerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le imbiancherete con la calce.

C.E.I.:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque avrete passato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, che oggi vi comando, e le intonacherete di calce.

Nuova Diodati:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque attraverserete il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce.

Riveduta 2020:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque avrete passato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce.

La Parola è Vita:

Deuteronomio 27:4

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque avrete passato il Giordano, rizzerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calcina.

Ricciotti:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque avrete passato il Giordano, alzate sul monte Hebal queste pietre delle quali oggi vi dò l'ordine, e rivestitele di calce.

Tintori:

Deuteronomio 27:4

Quando dunque avrete passato il Giordano, rizzate queste pietre di cui oggi vi parlo sul monte Ebal, e intonacatele di calcina.

Martini:

Deuteronomio 27:4

Quando adunque voi avrete passato il Giordano, alzate le pietre ch'io oggi vi dico, sul monte Hebal, e intonacatele colla calcina:

Diodati:

Deuteronomio 27:4

Quando adunque sarete passati il Giordano, rizzatevi queste pietre, le quali oggi vi comando, nel monte di Ebal; e smaltatele con calcina.

Commentario abbreviato:

Deuteronomio 27:4

Capitolo 27

La legge da scrivere sulle pietre nella terra promessa Dt 27:1-10

Le maledizioni da pronunciare sul monte Ebal Dt 27:11-26

Versetti 1-10

Appena entrati in Canaan, dovevano erigere un monumento, sul quale dovevano scrivere le parole di questa legge. Devono erigere un altare. La parola e la preghiera devono andare insieme. Sebbene non potessero erigere di propria iniziativa nessun altro altare oltre a quello del tabernacolo, tuttavia, per ordine di Dio, potevano farlo in occasioni speciali. Questo altare doveva essere fatto di pietre non sbozzate, come quelle che si trovavano nei campi. Cristo, il nostro altare, è una pietra tagliata dal monte senza mani, rifiutata dai costruttori perché priva di forma e di bellezza, ma accettata da Dio Padre e resa capo dell'angolo. Nell'Antico Testamento sono scritte le parole della legge, con annessa la maledizione, che ci farebbe inorridire, se non avessimo, nel Nuovo Testamento, un altare eretto vicino, che dà consolazione. Benedetto sia Dio, le copie stampate delle Scritture tra di noi eliminano la necessità di metodi come quelli che venivano presentati a Israele. Il fine del ministero del Vangelo è, e il fine dei predicatori dovrebbe essere, quello di rendere la Parola di Dio il più chiara possibile. Tuttavia, a meno che lo Spirito di Dio non faccia prosperare tali sforzi con la potenza divina, non saremo resi saggi per la salvezza nemmeno con questi mezzi: per questa benedizione dovremmo quindi pregare quotidianamente e ardentemente.

Riferimenti incrociati:

Deuteronomio 27:4

De 11:29,30; Gios 8:30-33

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